A metà degli anni ‘90 avevamo pensato a un testo sintetico e a carattere divulgativo che illustrasse la molteplicità e la complessità dei processi alla base di un referto contenente i risultati di analisi di laboratorio, perché ci eravamo resi conto del fatto che non vi era una adeguata consapevolezza del lavoro necessario per produrlo.
Per questo avevo chiesto l’aiuto ad alcuni colleghi, specialisti nelle varie branche del laboratorio di analisi cliniche, che quotidianamente erano impegnati a garantire le competenze professionali necessarie. E ne era nato il testo qui riportato. Non essendo più stato aggiornato, risente oggi di un invecchiamento importante soprattutto sul fronte della genetica, che ha visto in seguito un importante sviluppo, ma per quanto concerne le cosiddette “analisi di routine”, quelle con un fondamento diagnostico da tempo più consolidato e quindi richieste con maggior frequenza, mantiene una sostanziale validità.
Il testo, che può essere scaricato facendo click sull’immagine sottostante [1], viene qui riportato come testimonianza storica: pertanto è escluso ogni suo possibile utilizzo medico.
[1] Striscio di sangue periferico normale: alcuni eritrociti, al centro un granulocito neutrofilo
e in alto una piastrina.