Il matematico francese Pierre-Simon Laplace (1749-1827) riscopre ed estende questo risultato in un saggio del 1774, apparentemente ignaro dei risultati di Bayes. Bayes e Laplace rispondono così in linguaggio matematico al vecchio problema di Hume: sorgerà il sole domani? Immaginiamo un alieno che arrivi sulla terra, di notte. L'indomani vede per la prima volta sorgere il sole: quindi lo vede tramontare e scomparire. Chiediamogli che grado di fiducia ripone nel verificarsi dell'evento ricomparsa del sole. Non avendo alcuna altra informazione, la sola risposta ragionevole è 1/2: la probabilità che sorga, e la probabilità che non sorga, sono per lui, a priori, uguali. Ma l’indomani vede il sole sorgere una seconda volta. Quindi il terzo giorno lo vede sorgere ancora, e così via. Chiediamogli ogni volta che grado di fiducia ripone nel verificarsi dell'evento ricomparsa del sole. La soluzione, dopo n giorni, è P = (n+1) / (n+2) (5.1) mentre più in generale per il problema dell’urna contenente s palline dalla quale estraiamo n palline di cui k sono di colore rosso la probabilità che la prossima pallina sia rossa è P = (k+1) / (n+2) (5.2) I due fatti notevoli sono che la probabilità P non dipende da s, e che il valore di P tende a 1 ma non potrà mai raggiungere esattamente tale valore. Quindi l’induzione non potrà mai essere certa. Si consideri uno schema come il seguente, nel quale C rappresenta una delle tante cause osservabili, E rappresenta uno dei tanti effetti osservabili, e le frecce dirette dalla causa all’effetto rappresentano i rapporti di causa/effetto.
Il problema classico può essere risolto applicando la deduzione. Conoscendo le cause, possiamo da queste dedurre gli effetti corrispondenti. La soluzione del problema inverso, ovvero l’induzione, è oltremodo più difficile, in quanto ad un effetto possono corrispondere più cause. Il teorema di Bayes consente, a partire dagli effetti osservati, di calcolare la verosimiglianza delle cause, espressa ovviamente nell’unico modo possibile: in termini di probabilità. Fatte queste premesse di tipo epistemologico e di tipo storico, è possibile affrontare l’argomento. Per scoprire subito che, sempre in onore ai motti di Russel e De Finetti, sono oggi ben quattro le definizioni di probabilità (vedere anche su Wikipedia, che propone vari link interessanti). Ma nostante queste possano sembrare delle pessime premesse, nella moderna teoria della probabilità per ricavare il teorema di Bayes sono sufficienti alcune definizioni e pochi passaggi. Ho riassunto gli argomenti trattati in questa parte anche in una presentazione, dal titolo complessità, probabilità e teorema di Bayes. ******************************** |
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Ultimo aggiornamento: 20 febbraio 2023

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